Crostini di fegatini toscani
- Tiramisù il morale
- 5 nov 2022
- Tempo di lettura: 2 min

Ci avviciniamo sempre più alla mia regione; oggi però siamo arrivati in Toscana!
Siamo così vicini (per chi non lo sapesse, io sono umbra), che le due regioni condividono diverse ricette, come ad esempio i crostini di fegatini, ma che si differenziano per alcuni ingredienti.
Una grande differenza che ho scoperto e sono rimasta abbastanza scioccata, è l'utilizzo del Vin Santo, mentre noi utilizziamo l'aceto.
Ma andiamo a scoprire un po' di storia: la loro origine è antichissima, si dice che questi crostini fossero già presenti nei banchetti dei romani; ovvio erano diversi, ma l'idea era questa. Infatti loro, per prendere sughi, oli o carni tritate, utilizzavano le fette di pane. Per poi arrivare al Medioevo in cui diventano un piatto vero e proprio, ma anche un modo per le persone povere di ottimizzare al massimo il pane, che veniva bagnato con brodo o vino e ricoperto con carne tritata, ottenuta dalle parti più povere degli animali.
Da un piatto di "riciclo-antispreco", se così lo vogliamo chiamare, è diventato un antipasto immancabile nelle tavole toscane..e anche umbre.
Ingredienti:
- 1/4 di cipolla tritata
- 2 cc di olio evo
- 400 gr di fegatini di pollo
- 1 cc.ino di capperi
- 2 foglie di salvia
- 1 rametto di rosmarino
- 1 bicchiere di Vin Santo
- 2 acciughe
- Sale e pepe q.b
Procedimento:
Mettete i fegatini in una padella con l'olio e la cipolla, fateli rosolare a fuoco basso per 10 minuti, poi aggiungete il Vin Santo e lasciate sfumare lentamente.
Aggiustate di sale e pepe, poi aggiungete le acciughe, le alici, la salvia e qualche ago di rosmarino.
Passati altri 10 minuti (il sughetto non si deve asciugare, quindi se vi rimangono leggermente secchi, aggiungete un po' di brodo), spegnete il gas e tagliate i fegatini finemente con una mezzaluna, se invece preferite una crema spalmabile, potete frullarli nel mixer o con il passatutto.
A questo punto, non vi rimane che spalmarli su una fetta di pane abbrustolita!
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