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Mesciua spezzina


Non so da voi, ma qui da me la primavera stenta proprio ad arrivare, si alternano giornate di sole e caldo, ad altre di vento e altre ancora, come ieri, con improvvisi acquazzoni.

Dunque, una come me che ama le zuppe e vellutate, come fa ad abbandonarle così, con un tempo che fa pensare più all'autunno che all'arrivo dell'estate?

Ammetto che potrebbe essere l'ultima ricetta semi-autunnale, ma a parer mio, la sera, un buon piatto caldo è perfetto con queste temperature!

Oggi, quindi, iniziamo un nuovo viaggio, questa volta alla scoperta della cucina ligure e iniziamo proprio con questo piatto, molto povero, ma dal sapore e nutrienti ottimi. Parliamo della Mesciua spezzina, il cui nome in dialetto significa "mescolanza" o "mescolata", proprio perché si dice che le donne si recassero al porto al momento degli sbarchi/imbarchi per raccogliere cereali e legumi che cadevano dai sacchi che si rompevano durante l'operazione e così creavano delle zuppe con ciò che portavano a casa la sera.

Nella ricetta originale si utilizza prevalentemente il farro come cereale, ovviamente per creare la versione senza glutine andava sostituito e ho deciso di utilizzare il grano saraceno; inutile dirvi che è proprio una delizia, forse una delle zuppe più buone che abbia mangiato fin'ora!


Ingredienti (2 persone):

- 70 gr di fagioli cannellini secchi
- 70 gr di ceci secchi
- 3 cc di grano saraceno
- 3 cc di olio evo
- Sale q.b
- Peperoncino q.b.
- 1 1/2 lt di acqua
- Cipolla q.b

Procedimento:

Per prima cosa, la sera prima mettete in ammollo i fagioli e i ceci.

Il giorno seguente, mettete in una pentola l'olio con la cipolla, lasciate soffriggere per un paio di minuti, poi aggiungete i legumi e l'acqua.

Lasciate cuocere per 30 minuti circa (non dovranno essere cotti del tutto, ma vi consiglio di farli cuocere un paio di minuti in più, in totale, per far creare una cremina), poi aggiungete direttamente il grano saraceno e cuocete per altri 20 minuti.

Nel frattempo aggiustate anche di sale e peperoncino (se vi piace) e una volta ultimata la cottura, non vi resta altro che impiattare e mangiare questo delizioso piatto.


Per la versione normale e originale, sarà sufficiente sostituire il grano saraceno con il farro.

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