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Pappardelle al cinghiale


Un altro piatto che mangio fin da bambina sono proprio le pappardelle al cinghiale.

È vero, non è solito mangiare questi tipi di piatti, un po' particolari, ma mio padre è un cacciatore, quindi, da quando ho dei ricordi, soprattutto la domenica o per qualche festa, pappardelle al cinghiale o lepre in salmì erano un must.

Come sapete io sono umbra, le pappardelle sono un piatto tipico toscano, ma essendo vicine, le due regioni, hanno in comune vari piatti, magari con qualche differenza.

Per esempio, che io sappia, in Toscana il sugo di cinghiale si fa con il pomodoro, mentre qui in Umbria si prepara in bianco.


Ingredienti (2/3 persone):

- 300 gr di carne di cinghiale
- 200 ml di passata di pomodoro
- 200 ml di vino rosso
- 1 carota tagliata a dadini
- 1/4 di cipolla tritata
- 1 spicchio di aglio
- 3 foglie di salvia
- 1 rametto di rosmarino
- Sale q.b
- Pepe q.b
- 4 cc di olio evo
- Pappardelle S/glutine

Procedimento:

Prendete la carne, tagliatela a pezzetti anche grossolani, mettetela poi in una padella con l'olio, l'aglio, la salvia, il rosmarino, la carota e la cipolla tritata.

Fate rosolare a fiamma media, poi togliete l'aglio e sfumate con il vino, abbassate la fiamma e, passati 5 minuti, aggiungete la passata.

Mettete il gas al minimo, coprite con un coperto e lasciate cuocere dolcemente per un paio di ore.

Nel caso vi si asciugasse tutto il sugo, aggiungete un po' di acqua.

Passato il tempo di cottura, aggiustate di sale e pepe, assaggiate e, nel caso la carne risultasse ancora un po' dura, continuate a cuocerla lentamente per un'altra mezz'oretta/40 minuti.


Una volta cotta, mettete tutta la carne con sughetto e vari odori in un mixer e frullatela più o meno grossolana, in base ai vostri gusti.

Non rimane altro che cuocere le pappardelle e condirle!


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